" Più passa il tempo più ho l'impressione di dimenticare e più invidio chi invece sembra non dimenticare mai niente.
'Dimenticare' significa letteralmente 'far uscire della mente', e ha la stessa origine della parola 'demenza'.
'Ricordare', al contrario, significa 'riportare al cuore'.
'Ricordare non è il contrario di dimenticare ma, piuttosto, il suo rivestimento interno'.
Io penso che con queste parole il regista francese Chris Marker, che ha girato film folli sui ricordi come Sans Soleil - che racconta di un futuro nel quale agli esseri umani è impedito dimenticare e dove, quindi, ai ricordi viene sottratto qualsiasi impatto emotivo - volesse dire questo: al nucleo di ogni non-ricordo c'è un ricordo che non riesce, o non vuole, risalire in superficie. La dimenticanza è soltanto la parte esterna della ricordanza."
Cit. Laura Pezzino nella introduzione p.10-11 del libro " A New York con Patti Smith" ( ed. Giulio Perrone editore)
Ricordo, ricordare, richiamare in cuore
Non è memoria.
Il ricordo richiama nel presente del cuore e del sentimento qualcosa che non è più qui o non è più adesso. Non nella sua forma originale. E che però, per il solo tornare in cuore, rivive - non sogno fatuo o fantasticheria, ma sentimento concreto, esperienza diretta. E’ la possibilità di consultare il passato, di interrogarlo, di distendercisi ancora - non per fuggire malati di nostalgia, ma per capire ed essere capaci di cura e di responsabilità nel presente e nel futuro. Per tenere alta la consapevolezza sorridente di chi siamo, da dove veniamo e di dove abbiamo la possibilità di spingerci. Per non perdere niente di quello che naturalmente esce dalla nostra vita. Niente e nessuno.
Testo originale pubblicato su: https://unaparolaalgiorno.it/significato/ricordo
"Hoe levendig een herinnering ook is, ze legt het af tegen de kracht van de tijd."
p.193 Eerste persoon enkelvoud - H.Marukami
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