vrijdag 29 juli 2011

Vacanze tanto desiderate

foto dello zio Roger 6/2011



"A chi mi domanda ragione dei miei viaggi, solitamente rispondo che so bene quel che fuggo, ma non quello che cerco."

Michel de Montaigne

zondag 24 juli 2011

Parole parole parole che soffiano nel vento

" Logos significa parola, discorso, lingua, racconto. Si connette al verbo lego, che indica le azioni del raccontare, del parlare; ma anche , già in Omero, del mettere insieme, del raccogliere, del disporre le cose l'una accanto all'altra secondo un ordine razionale, dello scegliere con attenzione. Nella letteratura filosofica greca il significato di logos si allarga a indicare le parole che distinguono le cose tra loro, i rapporti esistenti fra le cose.
Ma è anche la frase costruita nel rispetto dell'ordine e della ratio grammaticale , una struttura coerente del pensiero in cui l'ordine delle parole rispecchia l'ordine delle cose . Secondo Aristotele, il logos è proprio dell'essere umano, perché solo l'essere umano parla e capisce .
Il logos - la parola , il pensiero, la capacità di scegliere, l'abilità di raccontare - distingue l'uomo da tutte le altre creature viventi. "

tratto da 'La manomissione delle parole' di Gianrico Carofiglio
p.60, ed. Rizzoli  - ISBN 9788817043687

Ne ho già parlato / scritto in un mio vecchio post qui . Questo libro di Carofiglio mi è piaciuto .
Un saggio(*) interessante su uso, abuso , manipolazione , significato delle parole , sullo scomporre e ricomporre le parole e il loro significato , parole come vergogna,giustizia,ribellione, bellezza, scelta. 
Tanti i riferimenti all'attualità politica italiana, ma per fortuna non si limita a questo .
Tanti le citazioni , dai classici della letterature alle parole di Obama e Dylan.   
Un libro che offre diversi spunti per aprire un dialogo , una conversazione , uno scambiare di idee, pensieri , opinioni .
(*) Forse non proprio un vero saggio, piuttosto uno sperimento , un gioco come ha detto lo scrittore .





Parole, parole, parole , tante domande, poche risposte
'La risposta soffia nel vento ' come cantavano Joan Baez e Bob Dylan
blowin' in the wind  versione acustica di Bruce Springsteen

zondag 17 juli 2011

mosselen - friet oppure un famoso piatto della cucina belga


Ogni anno, inizio luglio, tanti appassionati  delle cozze - mosselen - moules non vedono l'ora che comincia la nuova stagione .  Mosselen - friet /  moules-frites è uno dei piatti più tipici delle nostre regioni ed è il piatto preferito di tanti belgi , che siano fiamminghi, valloni o bruxellesi .
Le cozze vengono  però dall'Olanda . Le più grandi coltivazioni si trovano in Zweews-Vlaanderen , una provincia dei Paesi Bassi confinante con il Belgio.
Varie sono le preparazioni : 'nature' , al vino bianco, con panna, al dragoncello, alla birra , alla provenzale , ... insomma secondo l'ispirazione del cuoco.
A me piace però la versione più semplice : 'mosselen natuur'
Ricetta semplicissima : in una pentola si fa rosolare della cipolla e del sedano in un po' di burro o olio , aggiungere le cozze , una foglia di lauro e un po' di pepe . Far cuocere per una decina di minuti finché le cozze non si siano appena aperte, scuotendo la casseruola di tanto in tanto e ...pronto !
E non dimenticare la salsina : si diluisce della maionese con un po' di acqua di cottura delle cozze , aggiungendo eventualmente un po' di senape e/o panna di cucina.
Da mangiare con le patatine fritte 'fatte in casa' .
La tradizione in Belgio consiglia  come bevanda una bella birra bionda  .
Io , però, preferisco un vino bianco fresco e leggero , tipo sauvignon blanc o un Muscadet-sur-lie .
Buon appetito !

Pare che fosse anche il piatto preferito di Jacques Brel .
platprefere jacques-brel
A Gent ( Gand ) nel museo SMAK si trova 'De grote mosselpot '-'Grande Casserole de Moules ', un'opera dell'artista belga di arte concettuale Marcel Broothaers (1924-1976)http://nl.wikipedia.org/wiki/Marcel_Broodthaers

woensdag 13 juli 2011

Il buratto

foto Lisiane 5/2011 Badia a Coltibuono

Durante la nostra visita alla Badia a Coltibuono ( Gaiole in Chianti - Toscana ) 
 la simpatica guida ci ha mostrato
questo vecchio attrezzo agricolo : il buratto .
La parola viene anche usata nel dialetto toscano per indicare
una persona  che parla a raffica .
Il rumore del buratto in azione assomiglia effettivamente  
al ciarlare , al chiacchierare senza fermarsi di una persona .


La definizione sul dizionario Treccani :
*Macchina usata per separare la farina dalla crusca, che può avere forma di cilindro ricoperto di tele di varia fittezza, oppure di staccio piano dotato di moto oscillante.*

*fig., tosc. Di persona che ciarla senza tregua: essere, parere un b.; avere in corpo un buratto.*

Non sapevo che fosse anche  il simbolo dell’Accademia della Crusca

*È il simbolo dell’Accademia della Crusca (all’epoca della fondazione di questa, chiamato peraltro frullone); quindi, per metonimia scherz., l’opera di vaglio linguistico ch’essa compiva: le belle frasi passate dal b. (Giusti).*

http://www.treccani.it/vocabolario/buratto/

http://www.coltibuono.com/

http://www.accademiadellacrusca.it/

zaterdag 9 juli 2011

Un qualsiasi sabato sera in luglio

foto mawi 9/7/2011  
   Meno male che i fiori in giardino
 danno un po' di colore
a questo sabato noioso.

 
  

zondag 3 juli 2011

Estate


"Dice la cicala al cicalino:

il grano al padrone e la paglia al contadino"

(detto romagnolo )

foto mawi estate 2010 Cennina-Bucine