zaterdag 31 maart 2012

La triste vicenda di una nobildonna senese.

Qualche tempo fa ho scritto questo testo per il Bollettino della Società Dante Alighieri Anversa ed è anche stato pubblicato sulla rivista del Centro culturale Il Caffè  a Gent.

Tra storia e leggenda , la triste vicenda di Pia de’ Tolomei , nobildonna senese .

Piazza Tolomei, Palazzo Tolomei, Cantina Tolomei, l’Orto dei Tolomei ,tanti sono i riferimenti a questa grande famiglia di banchieri e mercanti, i Tolomei  a Siena.
Su uno dei muri del Palazzo Tolomei  si trova questa scritta :

foto mawi Siena 8/2011


“Deh, quando tu sarai tornato al mondo,

e riposato della lunga via,

seguitò il terzo spirito al secondo,

“ricorditi di me che son la Pia:

Siena mi fe’; disfecemi Maremma
;

salsi colui che ‘nnannellata pria

risposando m’avea con la sua gemma”.

 (Dante, Purgatorio, Canto V – 130-136)

Ma chi fu questa Pia de’Tolomei ?
Pia de’Tolomei , figlia di Buonconte e di Teodora Rinaldi , visse a Siena, nel tredicesimo secolo, sposa di Ildebranda Tolomei, del quale rimase vedova con due figli.
Cronache diffuse riportano anche che la Pia è stata l’amante di un certo Agostino Chisi o di Ghino di Tacco, brigante di Radicofani . Sposatosi con Nello Pannocchieschi , Conte della Pietra , la Pia non ebbe gran fortuna. Era giovane e bella , mentre il suo sposo era molti più vecchio di lei. Nello, sospettando per gelosia un tradimento della moglie , escogitò di liberarsi di lei, traendola nel castello della Pietra ( in Maremma , vicino a Massa Maritima ) e qui c’è chi dice che la fece morire avvelenata o strangolata ed infine addirittura fatta buttare dalla torre del castello da un sipario.Si racconta anche che Pia orma stremata dalla malaria abbia un giorno gettato dalla sua prigione ad un pellegrino di passaggio la sua fede nuziale pregandolo di rintraciare Nello della Pietra per invocare il perdono di lui rimettendogli simbolicamente la sua ‘fede’.Alcuni storici fino ad oggi non si trovano d’accordo sulle date delle origini della Pia.
Dante Alighieri immortalò questa nobildonna senese nel Canto V del Purgatorio della sua Divina Commedia , salvandola dall’Inferno che, a parere del grande poeta fiorentino, abbonda di personaggi senesi.
Una storia confusa , quella della Pia , piena di incertezze non ancora risolte, una storia di cavalieri, briganti, battaglie, fantasmi,intessuta d’amore e di morte che scrittori , poeti e cantastorie , ci hanno tramandata in varie versioni.
Per esempio  attraverso i bruscelli. Il Bruscello è una forma di teatro popolare  della Toscana  e  consiste nel canto in ottava rima fuso alla recitazione. I temi sono quelli della cultura popolare molto legata alla civiltà contadina. Personaggi come Pia de' Tolomei, Nerone, Giulietta e Romeo, sono finiti nelle trame dei bruscelli toscani. Nei comuni di Castelnuovo Berardenga e di Montepulciano in provincia di Siena  esiste ancora questa tradizione del Bruscello.
Giuseppe Morroni detto Il Niccheri, poeta del ‘800 dedicò alla Pia un poemetto in ottava rima .Il poema si diffuse in tutta la Toscana anche sotto forma di canzone e come tale venne tramandata di una generazione all’altra. ( tradizione orale )
Gaetano Donizetti ( 1797 – 1848 ) intitolò alla Pia una famosa tragedia lirica ‘Pia de’Tolomei’  ( 1837 ) . Salvadore Cammarano scrisse il libretto , tratto dal poemetto di Bartolomeo Sestini (1822)
Il pittore Dante Gabriel Rossetti, pittore preraffaellita dell’Ottocento, ci mostra una fanciulla pensosa in attesa di qualcosa, forse del suo sposo, (“salsi colui”) che invece si rivelò un crudelissimo uomo.
Le leggende si sprecano su Pia. A Siena, come in Maremma. Nel mese di agosto a Gavorrano il paese delle Colline Metallifere vicino a cui sorgeva il Castello della Pietra, si svolge la manifestazione... Il Salto della Contessa.  In Maremma circola anche la storia secondo la quale, nelle notti di temporale, tra rumori sinistri e tuoni, si veda tra le rovine del castello una figuretta leggiadra, e allo stesso tempo si oda il rumore metallico come di un anello che cade nel selciato…
Questi versi immortali che Dante ha dedicato alla sfortunata fanciulla nel  canto V del Purgatorio della Divina Commedia, e tutto il personaggio, tra storia e leggenda, hanno anche ispirato l'artista senese Gianna Nannini che su Pia  ha realizzato un'opera rock nel 2007, seguito dall’album ‘ Pia come la canto io’

Le informazione sono tratte da diversi siti e da alcune guide della città di Siena .

donderdag 29 maart 2012

teatro & musica

Settimana all'insegna di attività culturali italiane.

Lunedì scorso sono andata con alcuni miei corsisti del Dakhuus
a vedere lo spettacolo teatrale 'Il bar sotto il mare ' al teatro De Seine a Lier, piccola cittadina nella provincia di Anversa.
Prima siamo andati a mangiare in un ristorante italiano che ci ha deluso parecchio. Pizze e pasta erano troppo pesanti , il servizio così così ... peccato ! Sono pochi i veri buon ristoranti italiani qui nelle Fiandre .
Massimo Zamboni, italiano, che vive ormai già da qualche anno in Belgio e Herman Boedts, belga, attore e regista , hanno adattato alcuni racconti del libro 'Il bar sotto il mare' di Stefano Benni  e ne hanno fatto veramente uno spettacolo molto divertente e ben recitato.

Domenica prossimo  (il 1°aprile e non è un pesce d'aprile ! )
vado al concerto di Giacomo Lariccia ,
al Muziekclub 't Ey a Belsele.
Verranno anche 2 miei corsisti del primo anno .

Update 2/4/2012 :
Ecco una foto di ieri : gran bel concerto !

foto mawi 1/4/2012

E da ora ... faccio il conto alla rovescia !
Si avvicina una settimana di vacanza  :-)




  

donderdag 22 maart 2012

la luce di una lucciola


Che cos'è la vita?
É la luce di una lucciola di notte.
É il respiro di un bisonte in un alba invernale.
É una piccola ombra che corre sull'erba e si perde al tramonto.


           (  pensiero indiano )

maandag 19 maart 2012

Una bella sfida

"Max era Max,
più tranquillo che mai,
la sua lucidità...

Smettila, Max,
la tua facilità
non semplifica, Max

Max
non si spiega,
fammi scendere, Max
vedo un segreto
avvicinarsi qui, Max "


Una delle ragioni perché uno dei miei corsisti del sabato mattina  impara l'italiano  :
 'per capire i testi delle canzoni di Paolo Conte' .
Bella sfida, direi :-) !

donderdag 15 maart 2012

Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce

G.Ungaretti

zondag 11 maart 2012

un poeta 'giocoso'

,
 I' son sì magro che quasi traluco   di   Cecco Angiolieri

I' son sì magro che quasi traluco,
de la persona no, ma de l'avere;
ed abbo tanto più a dar che avere
che m'è rimaso vie men d'un fistuco.

Ed èmmi sì turato ogni mi' buco
ch'i' ho poc'a dar e vie men che tenere;
ben m'è ancora rimas'un podere,
che frutta l'anno il valer d'un sambuco!

Ma non ci ha forza, ch'i' so' 'nnamorato;
ché, s'i' avesse più òr che non è sale,
per me saria 'n poco temp'assommato.

Or mi paresse almeno pur far male!
Ma com' più struggo, più son avviato
di voler far di nuovo capitale

da Sonetti di Cecco Angolieri 


Bijkans doorzichtig, mager als een lat,
niet van postuur, maar wel van eigendom,
met schulden die ik nooit te boven kom,
zonder de strohalm die ik ooit bezat,

stop ik elk gat weer met een groter gat,
hebben en houden slinken om en om,
en uit mijn lapje wijngaard komt een som
of ik er vlier in plaats van wijn op had.

En wat dan nog ? De bronst is mij de baas :
al had ik geld als zout in de oceaan
dan werd ook dat op slag weer stukgeslagen.

Zag ik maar in hoe slecht dat is - Helaas :
hoe meer mijn duitje smelt, vuurt het mij aan
méér te verpatsen om erdoor te jagen .

Rime - Cecco Angolieri ( ca.1260-ca 1310)

uit : Toscane, een literaire ontdekkingsreis - Patrick Lateur p.34-35

donderdag 8 maart 2012


Nessun vascello c'è
che come un libro
possa portarci
in contrade lontane.

Emily Dickinson

maandag 5 maart 2012

pioggia & pioggerellina

Che dice la pioggerellina
Di marzo, che picchia argentina
Sui tegoli vecchi
Del tetto, sui bruscoli secchi
Dell’orto, sul fico e sul moro
Ornati di gèmmule d’oro?

Passata è l’uggiosa invernata,
Passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
Di fuor dalla nuvola bigia
Che in cielo si pigia,
Domani uscira’ Primavera
Guernita di gemme e di gale,
Di lucido sole,
Di fresche viole,
Di primule rosse, di battiti d’ale,
Di nidi,
Di gridi,
Di rondini ed anche
Di stelle di mandorlo, bianche......

Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell’orto, sul fico e sul moro
Ornati di gèmmule d’oro?

Ciò canta, ciò dice:
E il cuor che l’ascolta è felice.
Che dice la pioggerellina
Di marzo, che picchia argentina
Sui tegoli vecchi
Del tetto, sui bruscoli secchi
Dell’ orto.


Angiolo  Silvio Novaro

zondag 4 maart 2012

Il viaggio e i viaggiatori

"Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: "Non c'è altro da vedere", sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito. "

(da Viaggio in Portogallo - Jose Saramago - 1922-2010)