vrijdag 21 september 2012

Una domanda stupida


"Voglio dire ,
come fate a sapere quello che farete, 
finché non lo fate
La risposta è che non lo sapete.
Credo di sì, ma come faccio a saperlo?
Giuro che è una domanda stupida ."        


Il giovane Holden - J.D.Salinger 
p.247
ed.Einaudi - isbn 9788806193096

letto estate 2010


dinsdag 11 september 2012

Settembre , mese un po' malinconico

Quante gocce di rugiada intorno a me
cerco il sole ma non c'è
Dorme ancora la campagna o forse no
è sveglia
mi guarda
non so
Già l'odore della terra
odor di grano
sale adagio verso me
e la vita nel mio petto batte piano
respiro la nebbia
penso a te
Quanto verde tutto intorno
e ancor più in là
sembra quasi un mare d'erba
e leggero il mio pensiero vola e va
ho quasi paura che si perda
Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo come me
Faccio un passo
lui mi vede
è già fuggito
respiro
la nebbia
penso a te
No cosa sono adesso non lo so
sono un uomo
un uomo in cerca di se stesso
No cosa sono adesso non lo so
sono solo
solo il suono del mio passo
e in tanto il sole
tra la nebbia filtra già
il giorno
come sempre
sarà

Impressioni di settembre PFM

zondag 9 september 2012

Le parole circolano libere e leggere come l'aria

" Perché gli affreschi sbiadiscono e le case crollano, ma le parole durano di più.
  I papiri bruciano, le carte si consumano, i libri si squinternano, ma le parole non hanno 
  bisogno di sopporto, e circolano libere e leggere come l'aria . "

tratto da un racconto di Melania Mazzucco ' 'Il lungo sonno dei Romani' 
 'Giro d'Italia , Hedendaagse Italiaanse schrijvers over hun land.
 Van gewest tot gewest' ,p.104-105  
 pubblicazione bilingue ed. 2009  della libreria Bonardi ad Amsterdam

" Want fresco's vervagen en huizen storten in, maar woorden blijven langer bestaan.
Papyrusrollen kunnen verbranden , papier kan vergaan, boeken kunnen uiteenvallen,
maar woorden hebben geen ondersteuning nodig, die wervelen vrij en licht rond als de
lucht. "
( vertaling/traduzione Manon Smits )

woensdag 5 september 2012

Imparare le lingue



"Imparare una lingua è come recitare. Serve orecchio, faccia tosta, bisogna saper entrare nei panni di un altro, essere un po' istrioni, venditori di enciclopedie, ciarlatani, e avere la capacità o il difetto di lasciarsi influenzare.
...
La lingua è soprattutto suono e voce , intonazione ed espressione.
...
Per parlare bene una lingua bisogna sapersi allontanare da se stessi e praticare l'insidiosa arte di scimmiottare gli altri. Solo chi si conosce bene , chi non si prende troppo sul serio, riesce ad allontanarsi da se stesso senza troppi danni. (p.17-18)
...
Una volta imparata la grammatica , non serve accanarsi  a ripassarla per sentirsi mancare la terra sotto i piedi appena ci si accorge di non ricordare più qualche regola.
Il colante di ogni lingua sono le parole . Più parole si padroneggiano , più le conoscenze si solidificano. (p.59)
...
La migliore ricetta è leggere di tutto, anche la posologia dei medicinali, le istruzioni della lavastoviglie , la Bibbia, le vignette umoristiche, i fumetti, le riviste di taglio e cucito, le insegne luminose, i necrologi, le inserzioni pubblicitarie o gli oroscopi . (p. 94) "
...

tratto da Come ho imparato le lingue di Diego Marani
ed.Bompiani 2005
ISBN 8845234665

Libro interessante ,
 ' tra serietà e feroce ironia ' .

Il libro finisce con un divertente discorso di benvenuto nel fantastico paese di Europantide dove si parla l'Europanto .
Marani inventò nel 1996 l' Europanto , una lingua artificiale nata come scherzo linguistico.

letto 9/2012