donderdag 26 april 2018

Sulle orme di Byron e Shelley nel Golfo dei Poeti in Liguria


 foto mawi 2/4/2018


“…la passeggiata in carrozza che feci a Portovenere attraverso vigne e oliveti, lungo un percorso collinoso a fianco del Mediterraneo, fino a un piccolo e bizzarro villaggio in rovina su un promontorio, tanto gradevolmente desolato e ormai inutile, quanto il nome che porta. Nei pressi del villaggio c’è una chiesa anch’essa in rovina, che, secondo la tradizione, sorge sul sito di un antico tempio di Venere. Se la dea un giorno rivisitasse il suo santuario sconsacrato, si fermerebbe un momento in quella quiete solare e ascolterebbe il mormorio delle onde tranquille alla base dello stretto promontorio. Se Venere fa ogni tanto una capatina, Apollo certamente non le dà meno:vicino al tempio vi è una porta sormontata da un’iscrizione in italiano e in inglese, che vi consente di accedere ad una cavità nella roccia piuttosto rocciosa e, bisogna ammetterlo, tradformata in qualcosa di molto dozzinale. L’iscrizione ci dice che qui il grande Byron, nuotatore e poeta, ‘sfidò le onde del Mar Ligure’.”


 foto mawi 1/4/2018




“….fino alla piccola baia di Lerici. Questa baia è davvero incantevole; circondata da colline boscose tra il verde e il grigio, verso il mare ha il suo porto veramente difeso da un antico e meraviglioso castello in rovina, proteso su un ardito promontorio che dà sull’imboccatura. Il luogo è un classico per tutti i viaggiatori inglesi, poiché, giusto nel mezzo della riva incurvata dalla baia, si trova la piccola villa, ora deserta, in cui Shelley passò gli ultimi mesi della sua breve esistenza.

p.147-148 “Ore italiane” “Italian hours”  Henry James (1872-1909)

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