Tra storia e leggenda , la triste vicenda di Pia de’ Tolomei , nobildonna senese .
Piazza Tolomei, Palazzo Tolomei, Cantina Tolomei, l’Orto dei Tolomei ,tanti sono i riferimenti a questa grande famiglia di banchieri e mercanti, i Tolomei a Siena.
Su uno dei muri del Palazzo Tolomei si trova questa scritta :
foto mawi Siena 8/2011
“Deh, quando tu sarai tornato al mondo,
e riposato della lunga via,
seguitò il terzo spirito al secondo,
“ricorditi di me che son
salsi colui che ‘nnannellata pria
risposando m’avea con la sua gemma”.
(Dante, Purgatorio, Canto V – 130-136)
Ma chi fu questa Pia de’Tolomei ?
Pia de’Tolomei , figlia di Buonconte e di Teodora Rinaldi , visse a Siena, nel tredicesimo secolo, sposa di Ildebranda Tolomei, del quale rimase vedova con due figli.
Cronache diffuse riportano anche che
Dante Alighieri immortalò questa nobildonna senese nel Canto V del Purgatorio della sua Divina Commedia , salvandola dall’Inferno che, a parere del grande poeta fiorentino, abbonda di personaggi senesi.
Una storia confusa , quella della Pia , piena di incertezze non ancora risolte, una storia di cavalieri, briganti, battaglie, fantasmi,intessuta d’amore e di morte che scrittori , poeti e cantastorie , ci hanno tramandata in varie versioni.
Per esempio attraverso i bruscelli. Il Bruscello è una forma di teatro popolare della Toscana e consiste nel canto in ottava rima fuso alla recitazione. I temi sono quelli della cultura popolare molto legata alla civiltà contadina. Personaggi come Pia de' Tolomei, Nerone, Giulietta e Romeo, sono finiti nelle trame dei bruscelli toscani. Nei comuni di Castelnuovo Berardenga e di Montepulciano in provincia di Siena esiste ancora questa tradizione del Bruscello.
Giuseppe Morroni detto Il Niccheri, poeta del ‘800 dedicò alla Pia un poemetto in ottava rima .Il poema si diffuse in tutta
Gaetano Donizetti ( 1797 – 1848 ) intitolò alla Pia una famosa tragedia lirica ‘Pia de’Tolomei’ ( 1837 ) . Salvadore Cammarano scrisse il libretto , tratto dal poemetto di Bartolomeo Sestini (1822)
Il pittore Dante Gabriel Rossetti, pittore preraffaellita dell’Ottocento, ci mostra una fanciulla pensosa in attesa di qualcosa, forse del suo sposo, (“salsi colui”) che invece si rivelò un crudelissimo uomo.
Le leggende si sprecano su Pia. A Siena, come in Maremma. Nel mese di agosto a Gavorrano il paese delle Colline Metallifere vicino a cui sorgeva il Castello della Pietra, si svolge la manifestazione... Il Salto della Contessa. In Maremma circola anche la storia secondo la quale, nelle notti di temporale, tra rumori sinistri e tuoni, si veda tra le rovine del castello una figuretta leggiadra, e allo stesso tempo si oda il rumore metallico come di un anello che cade nel selciato…
Questi versi immortali che Dante ha dedicato alla sfortunata fanciulla nel canto V del Purgatorio della Divina Commedia, e tutto il personaggio, tra storia e leggenda, hanno anche ispirato l'artista senese Gianna Nannini che su Pia ha realizzato un'opera rock nel 2007, seguito dall’album ‘ Pia come la canto io’
Le informazione sono tratte da diversi siti e da alcune guide della città di Siena .