woensdag 5 september 2012

Imparare le lingue



"Imparare una lingua è come recitare. Serve orecchio, faccia tosta, bisogna saper entrare nei panni di un altro, essere un po' istrioni, venditori di enciclopedie, ciarlatani, e avere la capacità o il difetto di lasciarsi influenzare.
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La lingua è soprattutto suono e voce , intonazione ed espressione.
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Per parlare bene una lingua bisogna sapersi allontanare da se stessi e praticare l'insidiosa arte di scimmiottare gli altri. Solo chi si conosce bene , chi non si prende troppo sul serio, riesce ad allontanarsi da se stesso senza troppi danni. (p.17-18)
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Una volta imparata la grammatica , non serve accanarsi  a ripassarla per sentirsi mancare la terra sotto i piedi appena ci si accorge di non ricordare più qualche regola.
Il colante di ogni lingua sono le parole . Più parole si padroneggiano , più le conoscenze si solidificano. (p.59)
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La migliore ricetta è leggere di tutto, anche la posologia dei medicinali, le istruzioni della lavastoviglie , la Bibbia, le vignette umoristiche, i fumetti, le riviste di taglio e cucito, le insegne luminose, i necrologi, le inserzioni pubblicitarie o gli oroscopi . (p. 94) "
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tratto da Come ho imparato le lingue di Diego Marani
ed.Bompiani 2005
ISBN 8845234665

Libro interessante ,
 ' tra serietà e feroce ironia ' .

Il libro finisce con un divertente discorso di benvenuto nel fantastico paese di Europantide dove si parla l'Europanto .
Marani inventò nel 1996 l' Europanto , una lingua artificiale nata come scherzo linguistico.

letto 9/2012















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