foto mawi 12/5/2012 Marina di Pisa
"Ho molto affetto per gli onesti libri di viaggio e ne sono sempre stato un assiduo lettore. Essi posseggono la virtù di offrire un
altrove teorico e plausibile al nostro
dove imprescindibile e massiccio.
....
Giunto a un'età in cui mi pare più dignitoso coltivare illusioni che velleità, mi sono rassegnato al destino di scrivere secondo la mia indole."
Così scrive Antonio Tabucchi nel prologo del libro 'Donna di Porto Pim e altre storie' ed.Sellerio.p.9
Finalmente ho ritrovato un po' di tempo per leggere un libro. La settimana passata sono stata impegnatissima. Ho organizzato per alcuni corsisti della classe 'Italiano 4' del Dakhuus una vacanza-studio alla Scuola Dante Alighieri a Siena. La mattina abbiamo frequentato i corsi e il pomeriggio avevo previsto varie attività : giro orientativo a Siena con Andrea , insegnante alla SDA , una degustazione di vini, formaggi, salumi , panforte e vinsanto da Gino Cacino in Piazza del Mercato, una gita alla bellissima abbazia di San Galgano, un corso di cucina con Nando, il cuoco e Claudio, insegnante della SDA e l'ultimo pomeriggio le ho portate a casa mia in collina per una nuotata rinfrescante e un ben meritato riposo . Stamattina ho portato metà del gruppo all'aeroporto di Pisa , l'altra metà rimane ancora in Italia con i loro mariti.
Mio marito arriverà domani e nel frattempo sto a Marina di Pisa .Questo pomeriggio ho fatto una lunga passeggiata sul lungomare , mi sono seduta sulle rocce e mi sono messa a leggere il libro di Tabucchi.
Ore 22.00 , finito il libro.
Alla fine del libro Tabucchi ha aggiunto una nota storica e geografica sull'arcipelago delle Azzorre :
"La colonizzazione portoghese iniziò nel 1432 e continuò per tutto il XV secolo, ma in tale epoca le Azzorre ricevettero anche una sensibile colonizzazione
fiamminga , in seguito a matrimoni che imparentavano il trono portoghese con le Fiandre. I
fiamminghi hanno lasciato una traccia evidentissima , oltre che nei tratti somatici degli abitanti, nella musica popolare e nelle tradizioni folcloriche in genere." p.94
Cosa nuova per me, non lo sapevo .
ed esistono foglie rosse, fiori blu, e la morte è giallo-verde, perché ogni cosa ha un suo colore. É così che esiste il mondo, signor Van Gogh; è questo il suo linguaggio. É dal colore che si capisce se i frutti sono maturi, se una bocca è sana, se un merlo è una femmina o un maschio, un insetto è pericoloso, un fungo commestibile, il giorno è finito e l’acqua si può bere. Se si è felici o tristi."
p.81-82
tratto da 'Tutti i colori del mondo' di Giovanni Montanaro
ed. Feltrinelli ISBN 9788807018889
letto 5/2012