zaterdag 25 mei 2013

I cammini di pellegrinaggio in Italia e la Via Francigena in provincia di Siena.
Tanti sono i cammini di pellegrinaggio in Italia. Grazie a Raffaele Severi, laureato in Lettere Moderne presso l’università di Bologna e simpatico conduttore del club di conversazione della Dante Alighieri di Anversa , abbiamo avuto l’occasione di approfondire l’argomento. Dopo una breve introduzione sulle tre principali vie di pelleggrinaggio in Europa, quella verso Roma, quella che conduce a Santiago di Compostella e quella che porta a Gerusalemme, Raffaelle Severi  ci ha descritto dettagliatamente la nascita, la storia, lo sviluppo delle vie di pellegrinaggio più importanti in Italia , dalla nota Via Francigena alla Via Micaelica, dalla Via di Francesco al Jakobsweg. Lungo queste vie , in mezzo ad un paesaggio  mozzafiato , possiamo  ammirare le tante ricchezze storiche e artistiche che ci offre l’Italia.  Con una breve riflessione filosofica Raffaelle ha concluso la sua interessantissima conferenza.

foto mawi 5/2012  Val d' Orcia

La via Francigena sul territorio della provincia di Siena.
La provincia di Siena custodisce attraverso tutto il suo territorio, da nord a sud, per oltre cento chilometri, la memoria di quella che per secoli fu una via di comunicazione importante percorsa da mercanti e pellegrini tra l’Europa settentrionale e l’Italia: la via Francigena, che parte da Canterbury  e che conduce i pellegrini fino a Roma. La via Francigena in Toscana è un fascio di vie con molte alternative ed è stata riscoperta più recentemente anche dai viaggiatori appassionati di storia e amanti della natura oltre ai pellegrini. Nel  1994 è stata dichiarata ‘itinerario Culturale del Consiglio d’Europa’.  Nel territorio sensese il fluire di scambi culturali conl’Oltrealpe trova testimonianze di assoluto rilievo, soprattutto nell’archittettura di età romanica: edifici nati a servizio del pellegrino, come alberghi e ospedali, strutture fortificati come le grance, e pieve , canoniche e abbazie.              
Vorrei fermarmi con voi in alcuni posti lungo il tracciato in provincia di Siena.  
                                  .                                                                                                                                     Monteriggione è un  piccolo borgo medioevale che si trova ad una decina di chilometri a nord di Siena.  Dalla cinta muraria si gode di una vista panoramica sulla campagna senese e sulle colline toscane.                                                                                                                                                             Dante Alighieri la descrisse  così :  “… come sulla cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona /così ‘n la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza la persona / li orribili giganti …”                     (Inferno, Canto XXXI) .                                                                                                                                                                        La forma più antica di viaggio assume oggi nuove vesti .  L’anno scorso si è svolto a Monteriggioni il primo Festival della Viandanza, dedicato al viaggiare lento.  Tra gli ospiti c’era anche un belga,  Sébastien de Fooz, che ha raggiunto a piedi Gerusalemme dalle Fiandre e che ne ha scritto un libro  ‘Te voet naar Jeruzalem‘ (ed. Lannoo )  ed Erri De Luca, noto  scrittore italiano ma anche esperto alpinista e camminatore.  Quest’anno il Festival si terrà dal 31 maggio al 2 giugno 2013 e il tema  sarà :’Grandi viaggiatori, Piccoli viaggiatori.’    

foto mawi stemma Santa Maria della Scala
                                                                                                                                                                                                                                                                                                          Siena si ritrovava già  nel X secolo al centro di importanti vie commerciali che portavano a Roma e, grazie a ciò divenne un'importante città medievale .  Il Santa Maria della Scala, di fronte al Duomo, già uno dei più antichi e grandi ospedali europei, svolse all’epoca multiple funzioni, dall'assistenza ai malati al ricovero dei poveri fino alla cura dei bambini abbandonati ma fu soprattutto importante come luogo di accoglienza per i pellegrini.  Attualmente è uno dei più importanti centri museali e culturali della città, in seguito a un'importante operazione di recupero. Il complesso museale  è  molto caratteristico per via dei suoi ambienti, che si alternano fra sale molto spaziose e corridoi stretti, gallerie scavate nel tufo e stanze con la volta a mattoni.                                                                Nel 2008 ho frequentato un corso di lingua e cultura alla Scuola Dante Alighieri di Siena e nell’ambito delle lezioni di storia dell’arte ho avuto l’occasione di poter visitare, sotto la guida del nostro simpatico insegnante Andrea,  una delle stanze in cui alcuni studiosi stavano esaminando e restaurando degli affreschi.   Esperienza unica e molto interessante. 

 foto mawi 5/2012 San Quirico d'Orcia

San Quirico d’Orcia .                                                                                                                                          Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel suo itinerario, compiuto tra il 990 e il 994, cita San Quirico come XII submansio e la definisce Sce Quiric.                                                                                                                San Quirico d’Orcia è un esempio fra i più notevoli di struttura urbanistica medievale e conserva, nelle presenze architettoniche, numerosi segni della antica importanza. Buona parte della cinta muraria è stata conservata. Dalle varie antiche porte della città si aprono i panorami sulla Val d’Orcia, bellissimo paesaggio,  soprattutto in primavera quando i campi sembrano un tappeto colorato con il rosso dei papaveri. Di fronte alla chiesa di Santa Maria Assunta , piccola chiesetta romanica, si offriva ai pellegrini e viandanti, che percorrevano la Francigena, un Ospedale appartenente a quello di Santa Maria della Scala di Siena. L'Ospedale, edificato nel XIII sec., attualmente conserva un cortile, al centro del quale si trova un pozzo cinquecentesco.  Intorno al cortile si vedono alcuni alloggi in fase di restauro.  Vi consiglio anche una visita alla chiesa La Collegiata . La chiesa è costruita sull'antica pieve di cui si ha notizia fin dall'VIII secolo. Interessante sono soprattutto  i tre portali all'esterno. Il primo è un magnifico esempio di romanico, costruito in pietra arenaria e travertino di Bagno Vignoni.  Ancora di evidente gusto romanico, ma già con qualche presenza di gotico,è  il portale di mezzogiorno attribuito a Giovanni Pisano. Lungo lo stesso lato della chiesa si possono ammirare due profonde bifore, una delle quali presenta la figura di una piccola cariatide.                                                                                                                                                                  Negli  Horti Leonini , un giardino all’italiana, realizzato intorno al 1580 da Diomede Leoni e l’adiacente Giardino delle Rose,  il viaggiatore di oggi trova, nei caldi giorni estivi,  uno spazio verde e tranquillo per riposarsi all’ombra di lecci secolari . 

                                                                   foto mawi 5/2012 Bagno Vignoni                      

Bagno Vignoni è nota e apprezzata in tutto il mondo come località termale, situata nel cuore del Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d'Orcia. È noto che Caterina da Siena soggiornò più volte a Bagno Vìgnoni, portata dalla madre che intendeva distoglierla dal proposito di farsi monaca. Ma anche altri personaggi illustri attestano la fortuna delle terme, come papa Pio II Piccolomini e Lorenzo il Magnifico.  La vicinanza alla via Francigena  favorì la conoscenza e l'uso di queste acque anche ai viaggiatori, almeno quelli meno frettolosi: ne esiste una testimonianza nel diario di viaggio di Michel de Montaigne del 1581.                                                                                                                       Anche Luc Devoldere ha fatto tappa a Bagno Vignoni come possiamo leggere nel  suo libro                    ‘ De verloren weg- van Canterbury tot Rome’  .                                                                                                 “ In  het kuuroord Bagno Vignoni nam ik dus mijn intrek in Albergo delle Terme. Etrusken, Romeinen, mannen en vrouwen – netjes gescheiden in het bad – waren mij voorafgegaan; evenals prinsen en pausen, onder wie Lorenzo il Magnifico en Pius II. Lorenzo, de sluwe Medici die in het Quattrocento over Florence heerste, kwam hier kuren om  ‘ de smarten van de familie te stillen in de lauwe wateren’. “ (p.147)

Che la rivalutazione di queste vecchie vie di pellegrinaggio possa dare una nuova spinta all’economia locale nelle zone per cui passano?  Proprio oggi ho letto sul sito del quotidiano elettronico  www.sienafree.it : ”La messa in sicurezza del grande itinerario culturale europeo della Francigena è una leva importante per attrarre sempre più turisti dall’Italia e dall’estero. Grazie  a Provincia e Regione il territorio senese e toscano si sta ritagliando la possibilità di una visibilità eccezionale perché in Italia solo qui si sta costruendo una piena fruibilità della Francigena. Paesaggio, storia, monumenti e buon cibo sono i nostri biglietti da visita straordinari, ma vanno inseriti in un sistema di accoglienza di cui ricettività adeguata, piena percorribilità del tracciato e buona manutenzione della segnaletica, grazie anche alla collaborazione con l’associazionismo”.

Innanzitutto, che sia a piedi, in bici, a cavallo o in macchina,  continuiamo a viaggiare alla scoperta di nuovi orrizonti e alla scoperta di noi stessi !

Siti utili :   www.francigena.provincia.siena.it      www.camminafrancigena.it                                                                                   www.viandanzafestival.it                                         www.terredisiena.it

Libro : De verloren weg, van Canterbury tot Rome – Luc Devoldere,   Uitgeverij Atlas ed.2002   
        

Marleen Willems – 23/3/2013 - articolo per il bollettino della SDA-Anversa



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