I cammini di pellegrinaggio in Italia e la Via Francigena in provincia
di Siena.
Tanti sono i cammini di pellegrinaggio in Italia. Grazie a
Raffaele Severi, laureato in Lettere Moderne presso l’università di Bologna e
simpatico conduttore del club di conversazione della Dante Alighieri di Anversa
, abbiamo avuto l’occasione di approfondire l’argomento. Dopo una breve
introduzione sulle tre principali vie di pelleggrinaggio in Europa, quella
verso Roma, quella che conduce a Santiago di Compostella e quella che porta a
Gerusalemme, Raffaelle Severi ci ha
descritto dettagliatamente la nascita, la storia, lo sviluppo delle vie di
pellegrinaggio più importanti in Italia , dalla nota Via Francigena alla Via
Micaelica, dalla Via di Francesco al Jakobsweg. Lungo queste vie , in mezzo ad
un paesaggio mozzafiato , possiamo ammirare le tante ricchezze storiche e
artistiche che ci offre l’Italia. Con
una breve riflessione filosofica Raffaelle ha concluso la sua interessantissima
conferenza.
foto mawi 5/2012 Val d' Orcia
La via Francigena sul territorio della provincia di Siena.
La provincia di Siena custodisce attraverso tutto il suo
territorio, da nord a sud, per oltre cento chilometri, la memoria di quella che
per secoli fu una via di comunicazione importante percorsa da mercanti e
pellegrini tra l’Europa settentrionale e l’Italia: la via Francigena, che parte
da Canterbury e che conduce i pellegrini
fino a Roma. La via Francigena in Toscana è un fascio di vie con molte
alternative ed è stata riscoperta più recentemente anche dai viaggiatori
appassionati di storia e amanti della natura oltre ai pellegrini. Nel 1994 è stata dichiarata ‘itinerario Culturale
del Consiglio d’Europa’. Nel territorio
sensese il fluire di scambi culturali conl’Oltrealpe trova testimonianze di
assoluto rilievo, soprattutto nell’archittettura di età romanica: edifici nati
a servizio del pellegrino, come alberghi e ospedali, strutture fortificati come
le grance, e pieve , canoniche e abbazie.
Vorrei fermarmi con voi
in alcuni posti lungo il tracciato in provincia di Siena.
. Monteriggione è un piccolo borgo medioevale che si trova ad una decina di chilometri a nord di Siena. Dalla cinta muraria si gode di una vista panoramica sulla campagna senese e sulle colline toscane. Dante Alighieri la descrisse così : “… come sulla cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona /così ‘n la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza la persona / li orribili giganti …” (Inferno, Canto XXXI) . La forma più antica di viaggio assume oggi nuove vesti . L’anno scorso si è svolto a Monteriggioni il primo Festival della Viandanza, dedicato al viaggiare lento. Tra gli ospiti c’era anche un belga, Sébastien de Fooz, che ha raggiunto a piedi Gerusalemme dalle Fiandre e che ne ha scritto un libro ‘Te voet naar Jeruzalem‘ (ed. Lannoo ) ed Erri De Luca, noto scrittore italiano ma anche esperto alpinista e camminatore. Quest’anno il Festival si terrà dal 31 maggio al 2 giugno 2013 e il tema sarà :’Grandi viaggiatori, Piccoli viaggiatori.’
. Monteriggione è un piccolo borgo medioevale che si trova ad una decina di chilometri a nord di Siena. Dalla cinta muraria si gode di una vista panoramica sulla campagna senese e sulle colline toscane. Dante Alighieri la descrisse così : “… come sulla cerchia tonda / Monteriggion di torri si corona /così ‘n la proda che ‘l pozzo circonda / torreggiavan di mezza la persona / li orribili giganti …” (Inferno, Canto XXXI) . La forma più antica di viaggio assume oggi nuove vesti . L’anno scorso si è svolto a Monteriggioni il primo Festival della Viandanza, dedicato al viaggiare lento. Tra gli ospiti c’era anche un belga, Sébastien de Fooz, che ha raggiunto a piedi Gerusalemme dalle Fiandre e che ne ha scritto un libro ‘Te voet naar Jeruzalem‘ (ed. Lannoo ) ed Erri De Luca, noto scrittore italiano ma anche esperto alpinista e camminatore. Quest’anno il Festival si terrà dal 31 maggio al 2 giugno 2013 e il tema sarà :’Grandi viaggiatori, Piccoli viaggiatori.’
foto mawi stemma Santa Maria della Scala
Siena
si ritrovava già nel X secolo al centro
di importanti vie commerciali che portavano a Roma e, grazie a ciò divenne
un'importante città medievale . Il Santa
Maria della Scala, di fronte al Duomo, già uno dei più antichi e grandi
ospedali europei, svolse all’epoca multiple funzioni, dall'assistenza ai malati
al ricovero dei poveri fino alla cura dei bambini abbandonati ma fu soprattutto
importante come luogo di accoglienza per i pellegrini. Attualmente è uno dei più importanti centri
museali e culturali della città, in seguito a un'importante operazione di
recupero. Il complesso museale è molto caratteristico per via dei suoi
ambienti, che si alternano fra sale molto spaziose e corridoi stretti, gallerie
scavate nel tufo e stanze con la volta a mattoni. Nel
2008 ho frequentato un corso di lingua e cultura alla Scuola Dante Alighieri di
Siena e nell’ambito delle lezioni di storia dell’arte ho avuto l’occasione di
poter visitare, sotto la guida del nostro simpatico insegnante Andrea, una delle stanze in cui alcuni studiosi
stavano esaminando e restaurando degli affreschi. Esperienza
unica e molto interessante.
foto mawi 5/2012 San Quirico d'Orcia
San
Quirico d’Orcia . Sigerico,
arcivescovo di Canterbury, nel suo itinerario, compiuto tra il 990 e il 994,
cita San Quirico come XII submansio e
la definisce Sce Quiric.
San
Quirico d’Orcia è un esempio fra i più notevoli di struttura urbanistica
medievale e conserva, nelle presenze architettoniche, numerosi segni della
antica importanza. Buona parte della cinta muraria è stata conservata. Dalle
varie antiche porte della città si aprono i panorami sulla Val d’Orcia,
bellissimo paesaggio, soprattutto in
primavera quando i campi sembrano un tappeto colorato con il rosso dei
papaveri. Di fronte alla chiesa di Santa Maria Assunta , piccola chiesetta
romanica, si offriva ai pellegrini e viandanti, che percorrevano la Francigena,
un Ospedale appartenente a quello di Santa Maria della Scala di Siena.
L'Ospedale, edificato nel XIII sec., attualmente conserva un cortile, al centro
del quale si trova un pozzo cinquecentesco.
Intorno al cortile si vedono alcuni alloggi in fase di restauro. Vi consiglio anche una visita alla chiesa La
Collegiata . La chiesa è costruita sull'antica pieve di cui si ha notizia fin
dall'VIII secolo. Interessante sono soprattutto i tre portali all'esterno. Il primo è un
magnifico esempio di romanico, costruito in pietra arenaria e travertino di
Bagno Vignoni. Ancora di evidente gusto
romanico, ma già con qualche presenza di gotico,è il portale di mezzogiorno attribuito a
Giovanni Pisano. Lungo lo stesso lato della chiesa si possono ammirare due
profonde bifore, una delle quali presenta la figura di una piccola cariatide. Negli
Horti Leonini , un giardino
all’italiana, realizzato intorno al 1580 da Diomede Leoni e l’adiacente
Giardino delle Rose, il viaggiatore di
oggi trova, nei caldi giorni estivi, uno
spazio verde e tranquillo per riposarsi all’ombra di lecci secolari .
foto mawi 5/2012 Bagno Vignoni
Bagno Vignoni è nota e apprezzata in
tutto il mondo come località termale, situata nel cuore del Parco Artistico
Naturale e Culturale della Val d'Orcia. È noto che Caterina da Siena soggiornò
più volte a Bagno Vìgnoni, portata dalla madre che intendeva distoglierla dal
proposito di farsi monaca. Ma anche altri personaggi illustri attestano la
fortuna delle terme, come papa Pio II Piccolomini e Lorenzo il Magnifico. La vicinanza alla via Francigena favorì la conoscenza e l'uso di queste acque
anche ai viaggiatori, almeno quelli meno frettolosi: ne esiste una
testimonianza nel diario di viaggio di Michel de Montaigne del 1581.
Anche Luc Devoldere ha fatto tappa a Bagno Vignoni come possiamo leggere
nel suo libro ‘ De verloren weg- van Canterbury
tot Rome’ . “ In
het kuuroord Bagno Vignoni nam ik dus mijn intrek in Albergo delle
Terme. Etrusken, Romeinen, mannen en vrouwen – netjes gescheiden in het bad –
waren mij voorafgegaan; evenals prinsen en pausen, onder wie Lorenzo il
Magnifico en Pius II. Lorenzo, de sluwe Medici die in het Quattrocento over
Florence heerste, kwam hier kuren om ‘
de smarten van de familie te stillen in de lauwe wateren’. “ (p.147)
Che la rivalutazione di queste vecchie vie di pellegrinaggio
possa dare una nuova spinta all’economia locale nelle zone per cui passano? Proprio oggi ho letto sul sito del quotidiano
elettronico www.sienafree.it : ”La messa in sicurezza del grande itinerario culturale europeo della
Francigena è una leva importante per attrarre sempre più turisti dall’Italia e
dall’estero. Grazie a Provincia e
Regione il territorio senese e toscano si sta ritagliando la possibilità di una
visibilità eccezionale perché in Italia solo qui si sta costruendo una piena
fruibilità della Francigena. Paesaggio, storia, monumenti e buon cibo sono i
nostri biglietti da visita straordinari, ma vanno inseriti in un sistema di
accoglienza di cui ricettività adeguata,
piena percorribilità del tracciato e buona manutenzione della segnaletica,
grazie anche alla collaborazione con l’associazionismo”.
Innanzitutto, che sia a piedi, in bici, a cavallo o in macchina, continuiamo a viaggiare alla scoperta di
nuovi orrizonti e alla scoperta di noi stessi !
Siti utili : www.francigena.provincia.siena.it
www.camminafrancigena.it
www.viandanzafestival.it www.terredisiena.it
Libro : De verloren
weg, van Canterbury tot Rome – Luc Devoldere, Uitgeverij Atlas ed.2002
Marleen
Willems – 23/3/2013 - articolo per il bollettino della SDA-Anversa
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